Gli albori del romanticismo cameristico
TRIO GOFFRILLER
Vito Imperato, Violino
Benedetto Munzone, Violoncello
Giulia Russo, Pianoforte
PROGRAMMA
Clara Wieck Schumann (1819 – 1896)
Trio in sol min. op. 17 per pianoforte, violino e violoncello
Allegro moderato
Scherzo. Tempo di menuetto
Andante
Allegretto
Composto nel 1846, il Trio in sol minore per pianoforte, violino e violoncello si distingue per lo spessore della costruzione tecnica e per gli episodi di alto lirismo ed espressività; da molti è considerato il brano più significativo tra le composizioni di Clara Wieck Schumann. Clara Wieck ha 27 anni ed è in attesa del quarto figlio; non potendo viaggiare per eseguire alcuni concerti già programmati, si concentra in questa composizione dove mette alla prova le sue capacità contrappuntistiche conseguenti agli studi dell’opera di Bach.
Le sonorità corpose del Trio lo rendono affine alla musica del marito, e forse di Mendelssohn; qui, comunque, ognuno dei tre strumenti suona in contrappunto per la maggior parte del tempo e non raddoppiando le parti come spesso avviene nelle opere di Robert Schumann.
Il primo movimento, Allegro moderato, si apre con un tema brillante, vigoroso e deciso, seguito da un motivo più leggero, accordale, e sincopato. Il secondo movimento, Scherzo: Tempo di Menuetto, si caratterizza come un dolce, giocoso intermezzo prima dell’Andante, commovente e sofferto, che costituisce il terzo movimento. L’Allegretto finale, in forma sonata, presenta un tema grave e nervoso al quale si contrappone un secondo soggetto più ottimista; una fuga concitata origina una serie di libere variazioni sui due temi.
Vincenzo Ferroni (1858-1934)
Trio per pianoforte n. 1 in re maggiore, op. 54
Allegro calmo
Allegretto
Adagio appassionato
Allegro giusto
Nacque a Tramutola (Potenza) il 17 febbraio 1858 da Nicola e Rosa Cosenza. Si ignora ove abbia iniziato gli studi musicali, ma già nel 1870 lo ritroviamo al conservatorio di Parigi, ove studiò armonia con M. G. A. Savard e, dal 1878, composizione con J. Massenet
Nel 1888 tornò in Italia e ottenne per concorso il posto di insegnante di composizione al r. conservatorio di Milano, vacante dopo la morte di A. Ponchielli.
Tra le composizioni da camera vanno ricordate: il quartetto in sol maggiore, premiato a Bruxelles nel 1913; i due trii per violino, violoncello e orchestra, uno in re maggiore, l’altro infa minore; il concerto per violino e orchestra Idillio, per violino e pianoforte o arpa, scherzo per violino e pianoforte.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Biglietto
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